Nel decreto cosiddetto «anti-frodi», infatti, al vaglio della Commissione Finanze del Senato, dovrebbe trovare posto l’altolà all’asseverazione, oppure del visto di conformità per gli interventi del valore di meno di 40.000 euro, mentre per quelli al di sopra di tale soglia, per cui continuerà ad applicarsi il controllo preventivo, si potrebbe riuscire a portare in detrazione la spesa aggiuntiva legata al visto e all’asseverazione. Nelle intenzioni degli esponenti della maggioranza che sostengono il governo di Mario Draghi, si tratterebbe di «proteggere» (e, soprattutto, di semplificare) lavori di piccoli importi tra cui la sostituzione della caldaia, degli infissi, oppure dei condizionatori per i quali l’introduzione dei nuovi oneri e adempimenti come il visto di conformità e l’asseverazione avrebbero generato un lievitare dei costi difficile da affrontare per famiglie e piccole imprese
